Il mio Blog e il mio sito diventano una sola cosa...www.sebastianozanolli.com

Ciao....il mio blog ed il mio sito diventano una sola cosa.

Da oggi, 17 Settembre 2009,

www.sebastianozanolli.com raccoglie tutto. Opinioni, spunti, strumenti, commenti, dati e date, appuntamenti, foto, files...

Insomma...questo blog che mi ha dato tanti amici e soddisfazioni cambia indirizzo....ma non cambia anima.

Ci mancherebbe...

Grazie per l'affetto. Davvero.

Sebastiano

mercoledì 4 giugno 2008

La civiltà di un popolo: educazione e sanita'









La civiltà di un popolo si riconosce da due fattori essenziali:


quanto spende in educazione

e quanto spende in sanità.



Che poi non è altro che la misura della cura che si ha uno dell' altro.

Come in una famiglia si sa che oggi a me e domani a te.

Si sa che la felicità individuale è figlia della felicità collettiva...
Si sa ma si fa finta che non sia cosi.



E sull'onda di un falso entusiasmo
da spot televisivo
ci raccontiamo storie a lieto fine
a cui solo noi crediamo
e che ci vedono come unici attori, registi e pubblico.



C' è bisogno di superare questa crisi autocentrata.


Questa rappresentazione sterile
che pretende ognuno per sè e Dio per tutti.


Educazione e sanità sono due cenerentole dimenticate da una svista colossale.
Da una ubriacatura di pienezza di sè.
Chi è capace ha diritti ma anche doveri.
Chi non è capace anche.
Ma tutte e due le categorie hanno bisogno una dell'altra.



Nel bene,

l'educazione,

e nel male,

la sanità.



La prossima volta che desideriamo capire
a che punto di cottura è il nostro mondo,
basterà guardare come si valutano e come si impegnano
gli insegnanti e lo stesso vale per i medici ed ospedalieri.


Non sono gli scienziati il termometro della nazione.



Sono coloro che hanno messo nella loro missione
il prossimo:
loro,
la loro opera
ed il supporto che hanno dai loro concittadini.


Da li comincia la vera rivoluzione.

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Il video di presentazione di "Io, societa' a responsabilita' illimitata"

Un Video che vale : Last lecture di randy Pausch

- "Ogni ostacolo, ogni muro di mattoni, è lì per un motivo preciso. Non è lì per escluderci da qualcosa, ma per offrirci la possibilità di dimostrare in che misura ci teniamo. I muri di mattoni sono lì per fermare le persone che non hanno abbastanza voglia di superarlo. Sono lì per fermare gli altri".