La civiltà di un popolo si riconosce da due fattori essenziali:
quanto spende in educazione
e quanto spende in sanità.
e quanto spende in sanità.
Che poi non è altro che la misura della cura che si ha uno dell' altro.
Come in una famiglia si sa che oggi a me e domani a te.
Si sa che la felicità individuale è figlia della felicità collettiva...
Si sa ma si fa finta che non sia cosi.
E sull'onda di un falso entusiasmo
da spot televisivo
ci raccontiamo storie a lieto fine
a cui solo noi crediamo
e che ci vedono come unici attori, registi e pubblico.
da spot televisivo
ci raccontiamo storie a lieto fine
a cui solo noi crediamo
e che ci vedono come unici attori, registi e pubblico.
C' è bisogno di superare questa crisi autocentrata.
Questa rappresentazione sterile
che pretende ognuno per sè e Dio per tutti.
Educazione e sanità sono due cenerentole dimenticate da una svista colossale.
Da una ubriacatura di pienezza di sè.
Chi è capace ha diritti ma anche doveri.
Chi non è capace anche.
Ma tutte e due le categorie hanno bisogno una dell'altra.
Nel bene,
l'educazione,
e nel male,
la sanità.
l'educazione,
e nel male,
la sanità.
La prossima volta che desideriamo capire
a che punto di cottura è il nostro mondo,
basterà guardare come si valutano e come si impegnano
gli insegnanti e lo stesso vale per i medici ed ospedalieri.
Non sono gli scienziati il termometro della nazione.
Sono coloro che hanno messo nella loro missione
il prossimo:
loro,
la loro opera
ed il supporto che hanno dai loro concittadini.
il prossimo:
loro,
la loro opera
ed il supporto che hanno dai loro concittadini.
Da li comincia la vera rivoluzione.
Nessun commento:
Posta un commento