Il mio Blog e il mio sito diventano una sola cosa...www.sebastianozanolli.com

Ciao....il mio blog ed il mio sito diventano una sola cosa.

Da oggi, 17 Settembre 2009,

www.sebastianozanolli.com raccoglie tutto. Opinioni, spunti, strumenti, commenti, dati e date, appuntamenti, foto, files...

Insomma...questo blog che mi ha dato tanti amici e soddisfazioni cambia indirizzo....ma non cambia anima.

Ci mancherebbe...

Grazie per l'affetto. Davvero.

Sebastiano

martedì 30 settembre 2008

GIOCHIAMO: ORA SCRIVI TU.... PARLIAMO DI SEMPLICITA'.

Semplicità.

Ultimamente sento sempre più impellente il bisogno di semplificare, ridurre, incorporare, minimizzare.

Ogni aspetto.

Ogni momento.

Ogni cosa.

Pensavo di scrivere due righe sull'argomento,
ma credo che sia più interessante chiedere un parere
a chi ha la bontà di frequentare questo blog!


Cosa consigliate per semplificare la vita?

Grazie,
Sebastiano

martedì 23 settembre 2008

Guest Post di Mr.Luca Baiguini - Una breve riflessione sulla fretta

Voglio iniziare questo piccolo ragionamento con una storia.

"Un uomo scendeva da Gerusalemme a Gerico e incappò nei briganti che lo spogliarono, lo percossero e poi se ne andarono, lasciandolo mezzo morto.
Per caso, un sacerdote scendeva per quella medesima strada e quando lo vide passò oltre dall`altra parte.
Anche un levita, giunto in quel luogo, lo vide e passò oltre.
Invece un Samaritano, che era in viaggio, passandogli accanto lo vide e ne ebbe compassione. Gli si fece vicino, gli fasciò le ferite, versandovi olio e vino; poi, caricatolo sopra il suo giumento, lo portò a una locanda e si prese cura di lui. Il giorno seguente, estrasse due denari e li diede all`albergatore, dicendo: Abbi cura di lui e ciò che spenderai in più, te lo rifonderò al mio ritorno".

Qualcuno avrà certamente riconosciuto questo racconto: è la Parabola del Buon Samaritano, narrata da Gesù Cristo e riportata nel Vangelo di Luca.
Che cosa abbia a che vedere con il tema della fretta, forse non è ancora chiaro, anche se qualcosa lo si potrebbe già intuire.
Questa parabola fu fatta oggetto di un interessante esperimento da due ricercatori: Darley e Batson.
Questi si recarono da un gruppo di studenti di teologia, e finsero di essere lì per verficare la loro capacità di parlare a braccio.
Il set dell'esperimento prevedeva che, in un edificio poco lontano, un assistente li stesse aspettando per registrare la loro performance oratoria.
Ad una metà degli studenti fu chiesto di parlare del valore che l'esperienza in seminario avrebbe potuto rivestire in occupazioni professionali diverse dal ministero religioso.
All'altra metà fu chiesto di commentare la parabola del buon samaritano.
Quindi, i ricercatori introdussero un'altra variabile: il tempo.
Ad un gruppo dissero che avevano a disposizione ancora qualche minuto per recarsi nello stabile dove tenere il loro discorso, ad un altro che erano in perfetto orario ed, infine, ad un terzo gruppo dissero che erano già in ritardo.
Gli studenti, mentre si recavano uno per volta nell'altro edificio, in un corridoio incontrarono un uomo riverso accanto al muro, in evidente difficoltà, che tossiva e si lamentava (naturalmente, si trattava di un attore assoldato dai ricercatori). Vi ricorda qualcosa? Era stata messa in scena la parabola del Buon Samaritano!
La domanda a cui Darley e Batson volevano rispondere era: quanti (e quali) studenti si fermeranno ad aiutare l'uomo?

I risultati di questo esperimento sono molto istruttivi, anche perché i ricercatori avevano valutato (per mezzo di test) le motivazioni su cui si basava lo spirito religioso degli studenti.
Ecco le conclusioni a cui giunsero:

la motivazione religiosa personale non aveva alcuna incidenza sulla capacità degli studenti di tradurre in pratica gli insegnamenti del Vangelo (in parole povere, non c'era alcuna correlazione tra la tipologia di motivazione che li aveva spinti a studiare teologia e il fatto che gli studenti si fermassero o meno ad aiutare l'uomo in difficoltà)
la circostanza che gli studenti avessero appena avuto modo di riflettere sulla Parabola del Buon Samaritano non aveva alcuna influenza sul fatto che gli studenti si fermassero o meno (non c'era una differenza statisticamente significativa tra chi aveva ricevuto il compito di tenere un discorso sulla Parabola e chi no)
l'unica variabile a determinare in maniera significativa il comportamento degli studenti era il tempo: chi pensava di avere sufficiente tempo a disposizione, in genere, si fermava ad aiutare il malcapitato.
Chi riteneva di non averne, letteralmente lo scavalcava ed affrettava il cammino.
Anche se stava riflettendo sul messaggio d'amore e di attenzione trasmesso dalla Parabola!
Credo che questo esperimento ci insegni qualcosa circa la fretta, e circa il fatto che il fattore tempo è spesso in grado di abbattere le nostre buone intenzioni (fattori motivazionali) e le buone raccomandazioni che spesso facciamo a noi stessi (e, magari, agli altri).
E credo anche che qualunque leader che abbia a che fare con un gruppo debba tenere conto di quanto la sua comunicazione circa l'uso del tempo può impattare sui comportamenti dei singoli e dei gruppi.

Insomma, comunicare fretta e concitazione può significare radere al suolo tutto il lavoro sui valori, sulle buone pratiche, sulla buona comunicazione, sull'attenzione reciproca fatto in un gruppo.

E, a pensarci bene, è un attimo....



Luca Baiguini
www.lucabaiguini.com
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Follow me on Twitter: http://twitter.com/lucabaiguini

domenica 21 settembre 2008

GENITORI IN FORMAZIONE 2008/2009

Il progetto "genitori in formazione"
è una di quelle belle storie a lieto fine
in mezzo alle tante tristezze che la cronaca,
molto spesso strumentalmente, propone.


Genitori, insegnanti, professionisti, figli,
che volontariamente collaborano
per creare momenti in cui sogni, consigli, esperienze
vengono condivisi e portati ad un livello superiore.


Non è cosa da poco.

Non è da poco ripetere anno dopo anno
e ricevere un consenso tale
da dover sdoppiare le sedi e gli appuntamenti.


Chi ha frequentato le serate le vuole ripetere,
approfondire, tradurre in realtà.


I punti di vista e le connessioni hanno creato
consapevolezza della difficoltà,
ma anche della immensa opportunità
che essere genitore rappresenta.


Gli errori o si fanno da se o si impara da quelli degli altri.

La seconda via è meno dolorosa.

Anche quest'anno saremo li
in compagnia di gente capace,
ma soprattutto capace di compartecipazione e di ascolto.

Che poi sono le porte per iniziare a parlare di amore.

E solo Dio sa quanto noi ed i nostri figli
abbiamo bisogno di parlare di Amore.


Fare il genitore è un mestiere duro
e forse necessiterà di qualche serata di formazione,
ma non c è nessuna altro lavoro
per cui le spenderei altrettanto volentieri.


Vi aspettiamo.

Sebastiano



Clicca sui seguenti link per maggiori informazioni:

Casella D'Asolo e di Montebelluna

sabato 13 settembre 2008

Attenzione alle parole...Una frase può girare il mondo.

" Puoi mettere del rossetto

ad un maiale....

Ma rimane sempre

un maiale".

Barack Obama

giovedì 11 settembre 2008

News from Maurizio Marchiori

tarMAG

tarMAG is a biannual magazine about art, aesthetics, fashion and social consciousness, presenting today’s most distinguished writers, photographers, designers, artists and thinkers.
The first issue launches globally in fall 2008 with a 90,000 print run.
The debut issue cover will be an original piece of commissioned art
work by the artist-director Julian Schnabel, winner of the 2007 Golden Globe Award and Independent Spirit Award for best director, with actor Benicio Del Toro, winner of this year’s best actor award at Cannes for his performance as Che Guevara in Steven Soderbergh’s upcoming biopic, The Argentine.
Other contributors include:
Juergen Teller - Matthew Barney - Terry Richardson, - Ryan McGinley - Richard Prince - Arianna Huffington - David Cronenberg
Salman Rushdie
- Dave Hickey - Jonathan Lethem - Naomi Wolf - Tilda Swinton, and others.
tarMAG is printed on a sheet-fed press, uses eco-materials, 10 color process, and special state of the art printing by tarSIZ publishing at Stamperia Valdonega in Verona, Italy.

lunedì 8 settembre 2008

IMPARARE, ALTRO CHE IL FONDO PENSIONE...

Ipotizzando il fatto che

un individuo abbia

deciso

cosa vuole fare,

cosa crede che lo realizzerà
personalmente o professionalmente,
rimane da introiettare un fatto.

La sua capacità di arrivarci
è legata alla sua capacità
e possibilità

di imparare cose nuove.

In questo momento la nostra capacità
di salire un altro gradino
è limitata dalla nostra
ignoranza specifica.

Se sapessimo cosa e come fare
per procedere
lo avremmo fatto.

Se non l'abbiamo fatto
è perche ci manca qualcosa.

Potrebbe essere una competenza tecnica o la motivazione.

Resta fermo che un elemento o più ci sono ignoti.

Dove stanno queste informazioni?


>> 1 <<


Non stanno di solito in posti
o persone che frequentiamo,
anzi, di solito una informazione mancante
manca solo perchè non abbiamo la buona abitudine
di spingerci fuori dal nostro recinto.



>> 2 <<


Sono spesso vicine a chi ha già fatto
o provato a fare o essere o avere
ciò che vogliamo.




Non rimane che leggere libri o ascoltare audiolibri:
è una facile via per trovarle
visto che queste sono tra le poche vie
attraverso cui le esperienze altrui
divengono patrimonio di altri.

Se tenete conto che un italiano
legge in media meno di un libro l'anno
se ne leggete uno al mese sarete velocemente
12 volte più preparati della media
in uno specifico campo.

Si tratta di investire venti minuti al giorno
in letture coerenti con il vostro interesse
e probabilmente meno del 2 per cento del vostro reddito.

L'investimento è destinato a dare frutti
e mantenere alta la nostra capacità di sviluppare risultati.

Fosse anche rimanere maestri zen.
Infatti le nostre abilità,
se non aggiornate,
tendono ad ossidarsi,
a diminuire la loro capacità con il tempo.

E' una legge naturale,
che terminerà con un bel buio totale,
ma almeno

vendiamola cara e bene questa pelle.

Diamoci una possibilità
per lasciare il pianeta
con un bel sorriso
di chi non ha rimpianti
e se l'è giocata tutta.

Certo...Ci vuole un obiettivo.

Ma questa non è una novità.

Poi chiedersi "cosa mi serve
per diventare il migliore in quel campo?".

Poi...Leggere... Chiedere... Imparare... Per sempre.

In ultima, come dice Tom Peter "Fare".

La strategia va bene,
ma niente è più costruttivo
di mettere le mani in pasta.

Seguite questi passi e dite
al vostro consulente del fondo pensione
che state già costruendo un fondo non svalutabile.

Se non sarà contento...

Significa che non vi vuole bene.

venerdì 5 settembre 2008

Dal film: 'Kung Fu Panda'

"Ricorda:

ieri è storia,

domani è mistero,

ma oggi è un dono.

Per questo lo chiamiamo

'PRESENTE'........" .

mercoledì 3 settembre 2008

GENITORI IN FORMAZIONE 2008/2009


Genitori in Formazione

Anno Terzo 2008-2009 -

"Dalla regola alla responsabilità"

Conferenze, approfondimenti, laboratori su Famiglia-Scuola-Impresa

Per iscrizioni consulta il link di

Casella D'Asolo e di Montebelluna




Diciamogli almeno una volta : "Non lo tollero più".

Ma come si fa
a lasciare che la gente
spacchi le vetrine,
distrugga treni,
terrorizzi donne e bambini.....

Spacchi la faccia a quattro carabinieri
che guadagnano
1300 euro
al mese,
1600 con gli straordinari... ?

Ma come si lascia che dei

deficienti

spaccino

questo

per amore dello sport
?

O per qualsiasi altra cosa....

Disoccupati Organizzati?




Io credo che i disoccupati
di lavoro
cerchino lavoro.

Non hanno tempo per lo stadio.

Che le vittime della società
cerchino una via d'uscita positiva
altrimenti
non
sono
vittime
ma
volontari.


Che l'esuberanza si sfoghi
con
il sesso o lo sport o la musica....

Oppure non è esuberanza ma solo

cattiveria.

Certo, non rendendo la vita difficile a della gente
che già fa i miracoli
per essere un cittadino
che possa dire a suo figlio


"Vedi,

ci si può

fidare

del prossimo".


E' fondamentale per chi approccia i temi del migliormento personale ,
come tanti che leggono queste pagine,
sapere che
questa sua spinta verso

la responsabilità personale

è apprezzata,

compresa,

difesa

dalla collettività

e dallo Stato.

Che le sue scelte sono giuste.

Ogni cosa cade quando si spezza
il contratto sociale
che ci lega cittadini fra cittadini,
cittadini e organizzazioni statali.

Quando chi guarda si sente

parte estranea

tutto scivola lungo la china dell'indifferenza

verso

il buco

nero

dell'inciviltà.

E' vero che «Non appena gli affari pubblici
cessano di essere il principale interesse dei cittadini,
e questi preferiscono occuparsi del loro portafogli
piuttosto che della loro persona,
lo Stato è già sull'orlo del disastro »
come scriveva
Jean-Jacques Rousseau.

E allora basta tollerare.
Basta confondere
l'umanità
con l'accettazione
che il
nostro mondo civile è in coma pre-agonica.

Il nostro mondo è il migliore finora realizzato
(il che non significa che non possa essere ancora migliore):

La tolleranza verso comportamenti nichilisti
e privi di reali radici e richieste
che non sia alla fine la solita necessità

di non impegnarsi e godere dell'impegno di altri
è il modo migliore per avvolgerci in una spirale
che ci porterà a mettere

il filo spinato ai recinti delle nostre case,
ad assumere guardie armate,
a passare il nostro tempo
blindati in casa.

Non è questo che voglio
per il mio futuro.


E spero che non lo vogliate nemmeno voi.

Quindi ditelo al vostro politico più vicino

o mandategli

questo post.

Un politico di qualsiasi sponda e di qualsiasi livello.

Diciamogli almeno una volta :
"Non lo tollero più".

Il video di presentazione di "Io, societa' a responsabilita' illimitata"

Un Video che vale : Last lecture di randy Pausch

- "Ogni ostacolo, ogni muro di mattoni, è lì per un motivo preciso. Non è lì per escluderci da qualcosa, ma per offrirci la possibilità di dimostrare in che misura ci teniamo. I muri di mattoni sono lì per fermare le persone che non hanno abbastanza voglia di superarlo. Sono lì per fermare gli altri".