Il mio Blog e il mio sito diventano una sola cosa...www.sebastianozanolli.com

Ciao....il mio blog ed il mio sito diventano una sola cosa.

Da oggi, 17 Settembre 2009,

www.sebastianozanolli.com raccoglie tutto. Opinioni, spunti, strumenti, commenti, dati e date, appuntamenti, foto, files...

Insomma...questo blog che mi ha dato tanti amici e soddisfazioni cambia indirizzo....ma non cambia anima.

Ci mancherebbe...

Grazie per l'affetto. Davvero.

Sebastiano

domenica 31 agosto 2008

SUOMI FINLAND COME ASIAGO

Mentre ascolto
uno scrittore finlandese
raccontare
un episodio molto forte

che ha cambiato

la sua esistenza

per sempre

mi viene in mente un agosto del 1970.

Sono ad Asiago.

Viaggio calmo in auto con la mia famiglia

a bordo della 124 Fiat

con un bordino nero adesivo
sulle fiancate.

Mio padre diceva che così si riconosceva

e che sembrava più sportiva.

C'è un bel sole.
Saranno le quattro del pomeriggio.
I miei devono fare qualcosa in un albergo...

Ricordo il nome ...

Albergo Orthal...
Forse prenotare...
Chissà.

Io ero disattento...
Preso com'ero a guardare i campi ondulati dell'altopiano.

A un chilometro dall'albergo

un gruppo di bambini,

forse dieci,
giocano dentro un recinto.

Chi li conosce...?
Mai visti.

Hanno una corda,
alcuni la tengono,
altri ci corrono vicino...
Mah...

Però sembrano divertirsi...

Mia madre chiede a mio padre di fermare l'auto.
Tanto si può arrivare a piedi.
Scendiamo.
Mi prende per mano.
Mi porta vicino al recinto.

"Vai, fai amicizia con i bambini,
noi torniamo subito".


Un minuto e sono li da solo...
Con questi dieci ringhiosi coetanei...

"Ahio...
Adesso me la gioco tutta con le prime parole...

Cosa dico a questi qui?".

Mi tremano le gambe.

Mando giù i ragni che ho in bocca...

Mi guardano come si guarda un europeo in Texas...
Cioè male...
Ma a quel tempo non conosco il Texas fortunatamente.

I ragni ritornano su.

Stringo i pugni dentro le tasche dei pantaloncini a quadri.
Faccio qualche passo avanti.
Il prato è bellissimo.
Di un verde che in Texas se lo scordano.
Il sole è bello alto.

Tiro un bel respiro.

Sorrido.

" Come si fa questo gioco?"

Tacciono.

Mi guardano.

I secondi del condannato a morte
prima dell'esecuzione
devono essere così.

Ma io a quel tenpo non so che ci sono i condannati a morte.

Io sento solo ragni dentro, fuori...
Che mi salgono su per le gambe.

Poi uno mi fa:

"Tieni qui"

e mi porge un capo della corda.

Mi sorride, unico per il momento.

Ecco, da quel punto

la mia vita cambia

per la prima volta.

Ne sono sicuro.

Da quel punto cambia.

E non sarà l'ultima volta.

lunedì 25 agosto 2008

KIMOCHI



Osaka e Kobe in sè dicono poco.

I loro abitanti molto.

Ho cercato di comprendere
nel poco tempo a disposizione

il perchè
di tanta sensibilità e rispetto.


Educazione e amore per il bello.

Loro non te lo sanno spiegare e sorridono.

Sorridono sempre.

Anche quando le cose vanno male.


Immagino che non sia sempre cosi
e che anche loro abbiano le loro brutture quotidiane
che io non capisco.

Resta però il fatto
che posso lasciare il portafoglio
sul tavolo del bar
e ritornare dopo un quarto d'ora e trovarlo li.

Primo Mistero gaudioso.


Posso aspettarmi che la signorina della reception
mi regali una sua scheda telefonica personale
perchè ha notato che ho solo una banconota di grosso taglio
e devo telefonare dal telefono pubblico.

Secondo Mistero Gaudioso.

Ed infine nessuno mai, mai, per la strada mi vede.

Nessuno incrocia il mio sguardo
e mi spiegano, così non è più un mistero,
che lo fanno per evitarmi l'imbarazzo di venire squadrato.

Visto che la mia evidente differenza antropologica
mi fa ricadere nella categoria dei "gaijin".

Un barbaro.

Cosa vera
se confrontiamo
la nostra educazione civica
e la loro.

Allora provo ad informarmi
e scopro che la base è il

Kimochi.


E trovo su nippon.com
che Kimochi significa letteralmente

sensazione, sentimento.

Ha anche il senso esteso,
e frequentissimo,

di umore, stato d'animo.

Può anche intendere il cuore
o la mente di qualcuno,
concetto consueto per i giapponesi
che identificano, con la parola cuore (kokoro),
la mente e l'anima dell'essere umano.

Kimochi si presenta come l'autentico principio fondamentale

dell'essere giapponese.

Se per l'occidentale la ragione
è il principio ordinatore dell'universo,
per il giapponese
la conoscenza avviene invece tramite il sentimento e la sensazione,
per l'appunto il kimochi.

Ecco dove sta la differenza.

Pancia e cuore contro testa e ragione.

In questi giorni a me è piaciuto vedere come si vive di pancia.

Proverò a ricordarmelo.

giovedì 21 agosto 2008

UN PO' DI BENE.......



Agosto e le ferie.
Agosto e il caldo.
Agosto e le olimpiadi.
Agosto e il pensiero del lavoro che ritorna.
Finchè trovi nella posta accartocciata dal troppo volume, un giornale.

Allora ti ricordi che una volta
degli amici avevano fatto un regalo a tuo nome.

A dei genitori tristi.

Tristi, ma buoni.

Che di certo hanno pensato
che le uniche cose eterne
sono quelle che hanno la caratteristica di rimanere
immutabili
.

Come

l'amore

incondizionato.

E che a quello devi rimanere fedele.
E sono pochi a pensarla così, proprio pochi.

Hanno di sicuro pensato,

quando i loro bambini hanno messo le ali

per scappare da un cattivo orco,
che la cosa migliore da fare fare
fosse continuare a combattere l'orco.

Perchè da dove sono finiti

non si torna

nemmeno con tutte le ali

che le lacrime

possono

fare

spuntare.

Anche in agosto, anche mentre pensi che a te no...
A te non capiterà...
Loro sono li a combattere l'orco.
Altro che le cronache di Narnja...
Altro che il prezzo della pasta...

Io non so sempre la cosa giusta da fare.

Ma questa volta ho pochi dubbi.

Se avete voglia

di rinunciare ad un gelato

c'e' un bambino calvo

a cui servirebbe quel risparmio...



Tanto per non diventare un angelo
prima di quanto non serva...

Grazie

Sebastiano

Comitato per la Vita "Daniele Chianelli"


Attività: L'associazione si occupa di favorire la ricerca e lo studio nel campo dei tumori infantili; sollecitare gli organi competenti a prestare piu' attenzione a questo problema; promuovere la cura, l'assistenza sociale e psicologica dei bambini malati, nonché un sostegno globale alle loro famiglie; svolgere opera di informazione sulle finalità del Comitato sensibilizzando l'opinione pubblica su questa realtà.
Assistenza domiciliare e ospedaliera, produzione di materiale informativo, consulenza di esperti e formazione di volontari.


Area di azione:

Perugia c/o Ospedale Silvestrini
06087 Perugia (PG - Umbria)
Tel. 075.57.82.298 - Fax 075.57.82.298


Web:
http://www.comitatochianelli.it


E-Mail: info@comitatochianelli.it

lunedì 18 agosto 2008

LA STELLA POLARE

Siamo sicuramente
venuti al mondo
per combinare qualcosa di
nostro.

Personale.

Unico.

Magari piccolo,
magari grande.

Ma buono.

Me lo sento nelle giornate noiose d'agosto.
Nelle code in autostrada.
Nei caffè all'autogrill.

Lo sento per me
e per tutti quelli che mi sfiorano
con le loro esistenze
grondanti di dolore e di felicità.

Dove ci siamo persi?

Dove abbiamo venduto l'anima?

Eppure è solo nella ricerca indefessa

del perchè siamo qui

che troveremo la forza
per alzarci e abbuffarci di vita.

E' non c'è quindi

nessuno

da

ascoltare.

Nessuno da seguire tranne che noi.

Si tratta di essere onesti
o imparare ad esserlo di nuovo.
Qualcuno lo ha capito.


"La Verità è una terra

senza sentieri"

ha detto Krishnamurti
nel libro

"Libertà Totale"

sciogliendo il gruppo di cui era leader.

Ma quanto siamo pronti
a non avere più sentieri segnati da altri?

Ogni giorno,

riflettere e agire,

un pò di più,

basta per trovare la nostra strada
per fare ciò per cui siamo qui.

Sogno che un giorno il Creatore
mi domandi cosa ho fatto
per essere tutto quello
che potevo essere.
E sogno di avere un buona risposta.

E come provo a trovare la mia via?

Quando

sento

battere

forte

il cuore..

...Beh quello è la mia


STELLA POLARE


Spero la trovino tutti quelli che la cercano.

giovedì 14 agosto 2008

The Cookie Thief, by Valerie Cox




A woman was waiting at an airport one night,
With several long hours before her flight.
She hunted for a book in the airport shops.
Bought a bag of cookies and found a place to drop.

She was engrossed in her book but happened to see,
That the man sitting beside her, as bold as could be,
Grabbed a cookie or two from the bag in between,
Which she tried to ignore to avoid a scene.

So she munched the cookies and watched the clock,
As the gutsy cookie thief diminished her stock.
She was getting more irritated as the minutes ticked by,
Thinking, “If I wasn’t so nice, I would blacken his eye."

With each cookie she took, he took one too,
When only one was left, she wondered what he would do.
With a smile on his face, and a nervous laugh,
He took the last cookie and broke it in half.

He offered her half, as he ate the other,
She snatched it from him and thought… '' Ooh, brother.
This guy has some nerve and he’s also rude,
Why he didn’t even show any gratitude!
She had never known when she had been so galled,
And sighed with relief when her flight was called.
She gathered her belongings and headed to the gate,
Refusing to look back at the thieving ingrate.

She boarded the plane, and sank in her seat,
Then she sought her book, which was almost complete.
As she reached in her baggage, she gasped with surprise,
There was her bag of cookies, in front of her eyes.
If mine are here, she moaned in despair,
The others were his,

and he tried to share.

Too late to apologize,

She realized with grief,

That she was the rude one,

the ingrate,

the thief.

Arthur Ashe

"You've got to get to the state in life
where going for
it is more important
than
winning
or losing"


Arthur Ashe, Tennis Player

lunedì 11 agosto 2008

C'E' TUTTO QUELLO CHE SERVE














Ho ricevuto molte mail
da persone che cercano di
raggiungere una stabilità emotiva ed economica

cambiando lavoro.

Partendo naturalmente da un budget finanziario
prossimo allo zero
e quindi
solo
con il proprio corpo
e cervello
.

In un periodo come questo
non fa meraviglia leggere richieste di questo genere.
Molti lavori dipendenti sono sempre più alienanti
oppure senza futuro
mentre il lavoro in proprio
lascia intravvedere delle possibilità,
quantomeno con riferimento alla

realizzazione personale.


Non è strano perdere la bussola
e lasciare che le preoccupazioni riempiano
tutto lo spazio del nostro cervello.
E le preoccupazioni prenderanno tutto lo spazio disponibile.
Anche quello appena liberato dalla soluzione di altri problemi.
Io non credo di potermi erigere a mentore
e dare garanzie,
ma posso identificare e suggerire
a questi miei amici alcune azioni
da fare subito per facilitarsi la vita.



1


Corpo e cervello sono una grandissima dote,
molto di più di quanto si possa immaginare.
Nessuna realizzazione
senza un pensiero e senza una azione.
Questo significa darsi da fare
per avere una idea che abbia senso ed appeal per noi,
cercare gli strumenti per realizzarla
e soprattutto vedersi come dipendenti di noi stessi
anche se siamo dipendenti
Potete anche copiare le idee e modificarle,
non si deve per forza essere Leonardo.
Potete anche spostarvi fisicamente.
Non siete costretti a rimanere dove siete.

Cercate su una lista fatta da voi
cosa
vi
fa
battere
il cuore.

Cosa
vi
attira
cosi tanto
da
non
farvi guardare l'orologio.

Ragionate sui risvolti economici di una

attività
basata
sui
vostri
interessi
.


2


Chiudete con la televisione,
i giornali
ed i rapporti sociali banali e superficiali.

Tutta fuffa che potete evitare.

Se c'è qualcosa di importante... Ve lo diranno.

Potete recuperare dalle due alle sette ore al giorno.


3


Anche se non avete ancora deciso

in che attività impegnarvi,
dedicate questo tempo recuperato
ad approfondire la materia che pensate sarà il vostro futuro
e/o usate il tempo per redigere un conto economico futuro.


4


Ricordatevi che la capacità reddituale di ciascuno
è proporzionale alla capacità di risolvere i problemi degli altri,
ma che questa capacità è proprozionale
alla conoscenza specifica che abbiamo.

Inoltre la conoscenza tende a calare progressivamente
in assenza di studio.

Quindi...
Soprattutto in assenza di budget,
serve mantenere a livello le capacità di soluzione.

E' il nostro reparto ricerca e sviluppo.

Teniamolo in tiro.


5


Potete partire
ora
a ragionare
e fare prove.

Non serve mandare a quel paese tutto immediatamente.
Probabilmente non potete permetterverlo,
quindi non cedete allo stress a breve termine.
Ma se non volete morire di quello a lungo iniziate a pianificare.

E' più divertente di quello che si immagina.

sabato 9 agosto 2008

Citazione

Friedrich Nietzsche :

Bisogna avere in sé il caos
per partorire una stella che danzi.

mercoledì 6 agosto 2008

Direzioni

















E' normale chiedersi come fare per trovare una direzione?

Quanto normale è pensare a dove agganciarsi?

Ho incontrato ieri sera degli amici gustosi e in gamba.
Di quelli di cui c'è bisogno
quando devi fermarti e domandarti
che ore sono e dove sei
e dove sei diretto.

Abbiamo mangiato e bevuto passando di libro in libro,
di frase in frase,
di ricordo in ricordo,
di progetto in progetto.

Guardandoci bene per capire
in che modo il tempo ci sta cambiando.

Sopporto sempre meno
perdere energie per questioni dove chi mi sta di fronte
non ha nessuna intenzione di interagire

e l'unica cosa che mi chiede
è di funzionare da sacco nero,
da sacco dei rifiuti,
privo di possibilità di replica.

Ecco perchè quando trovo chi parla e lascia parlare mi rilasso.

Chi ascolta più di quanto si faccia di solito.

Che aspetta il suo turno
e che non ha fretta di dimostrare
la sua perfetta posizione.

Chi ha capito
che da qui non usciremo comunque interi di fisico
ma solo di spirito
ha tutta la mia attenzione.

Ne ha il diritto, direi.

Siamo un pò più vicini al Creatore
e un pò più lontani dal nostro mutuo.

E' per questo che gli amici in gamba
ti rispondono sempre che che l'ora è adesso e che sei qui.

E' tutto quello che serve.

Quanto alla direzione,
se sono veri amici,
ti diranno che quella no,
quella la devi conoscere tu.






Alice came to the fork in the road.
"Which road do I take?" she asked.
"Where do you want to go?" responded the Cheshire cat.
"I don't know," Alice answered.
"Then," said the cat, "it doesn't matter."
-
Lewis Carroll, Alice in Wonderland

domenica 3 agosto 2008

Padre e figlio

Segno indelebile,
scritto sulla pelle,
scritto nel cuore,
un simbolo d'amore.

Un figlio.
La vita.

sabato 2 agosto 2008

DAI IL MEGLIO DI TE... di Madre Teresa di Calcutta




DAI IL MEGLIO DI TE...

di Madre Teresa di Calcutta


Se fai il bene,
ti attribuiranno
secondi fini egoistici
non importa, fa' il bene.


Se realizzi i tuoi obiettivi,
troverai falsi amici
e veri nemici
non importa realizzali.

Il bene che fai verrà domani dimenticato.
Non importa fa' il bene

L'onestà e la sincerità ti rendono vulnerabile
non importa, sii franco
e onesto.

Dà al mondo il meglio di te,
e ti
prenderanno a calci.

Non importa, dà il meglio di te.

Il video di presentazione di "Io, societa' a responsabilita' illimitata"

Un Video che vale : Last lecture di randy Pausch

- "Ogni ostacolo, ogni muro di mattoni, è lì per un motivo preciso. Non è lì per escluderci da qualcosa, ma per offrirci la possibilità di dimostrare in che misura ci teniamo. I muri di mattoni sono lì per fermare le persone che non hanno abbastanza voglia di superarlo. Sono lì per fermare gli altri".