Mentre ascolto
uno scrittore finlandese
raccontare
un episodio molto forte
che ha cambiato
la sua esistenza
per sempre
mi viene in mente un agosto del 1970.
Sono ad Asiago.
Viaggio calmo in auto con la mia famiglia
a bordo della 124 Fiat
con un bordino nero adesivo
sulle fiancate.
Mio padre diceva che così si riconosceva
e che sembrava più sportiva.
C'è un bel sole.
Saranno le quattro del pomeriggio.
I miei devono fare qualcosa in un albergo...
Ricordo il nome ...
Albergo Orthal...
Forse prenotare...
Chissà.
Io ero disattento...
Preso com'ero a guardare i campi ondulati dell'altopiano.
A un chilometro dall'albergo
un gruppo di bambini,
forse dieci,
giocano dentro un recinto.
Chi li conosce...?
Mai visti.
Hanno una corda,
alcuni la tengono,
altri ci corrono vicino...
Mah...
Però sembrano divertirsi...
Mia madre chiede a mio padre di fermare l'auto.
Tanto si può arrivare a piedi.
Scendiamo.
Mi prende per mano.
Mi porta vicino al recinto.
"Vai, fai amicizia con i bambini,
noi torniamo subito".
Un minuto e sono li da solo...
Con questi dieci ringhiosi coetanei...
"Ahio...
Adesso me la gioco tutta con le prime parole...
Cosa dico a questi qui?".
Mi tremano le gambe.
Mando giù i ragni che ho in bocca...
Mi guardano come si guarda un europeo in Texas...
Cioè male...
Ma a quel tempo non conosco il Texas fortunatamente.
I ragni ritornano su.
Stringo i pugni dentro le tasche dei pantaloncini a quadri.
Faccio qualche passo avanti.
Il prato è bellissimo.
Di un verde che in Texas se lo scordano.
Il sole è bello alto.
Tiro un bel respiro.
Sorrido.
" Come si fa questo gioco?"
Tacciono.
Mi guardano.
I secondi del condannato a morte
prima dell'esecuzione
devono essere così.
Ma io a quel tenpo non so che ci sono i condannati a morte.
Io sento solo ragni dentro, fuori...
Che mi salgono su per le gambe.
Poi uno mi fa:
"Tieni qui"
e mi porge un capo della corda.
Mi sorride, unico per il momento.
Ecco, da quel punto
la mia vita cambia
per la prima volta.
Ne sono sicuro.
Da quel punto cambia.
E non sarà l'ultima volta.
Soddisfazione = Risultato – Aspettative
-
Perché, secondo me, alzare troppo le aspettative è dannoso nella ricerca e
nella gestione delle persone nelle organizzazioni
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1 mese fa
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