Il mio Blog e il mio sito diventano una sola cosa...www.sebastianozanolli.com

Ciao....il mio blog ed il mio sito diventano una sola cosa.

Da oggi, 17 Settembre 2009,

www.sebastianozanolli.com raccoglie tutto. Opinioni, spunti, strumenti, commenti, dati e date, appuntamenti, foto, files...

Insomma...questo blog che mi ha dato tanti amici e soddisfazioni cambia indirizzo....ma non cambia anima.

Ci mancherebbe...

Grazie per l'affetto. Davvero.

Sebastiano

lunedì 28 luglio 2008

New York City, un posto che non c è




















Questo è un posto matto.

New York City è un posto che non c' è.

Un luna park per un'umanità impazzita che sciama,
come un nugolo di calabroni variopinti,
in cerca di un campo di fiori
che non c'è più.

Ci sono sbarcato ancora una volta
su questo pianeta in sconto.


Costa poco oggi.

Costa poco vedere come vive un sacco di gente ammucchiata e distratta.

Seria e divertita,
capace di selezionare
chi guardare e chi no
con la stessa disinvoltura e professionalità
di chi sceglie un vasetto di burro d'arachidi cremoso
e lascia invece sullo scaffale quello crunchy...
con i pezzi interi dentro.

Io non so perchè tutti vogliono venire qui.

Non lo so perchè qui sembrano tutti felici,
ma se non dai un dollaro di mancia
a chiunque ti apre la porta
raccogli una valanga di insulti.

E non so nemmeno perchè qui tutti chiamano fortunati
quelli che al venerdì se ne vanno fuori città
e che però ritornano sempre.

Vedo tante cose, cose, cose.

Un mare di cose e pochi pensieri.

Chi pensa qui sta male per forza.

Va in crisi glicemica.

Un gigantesco supermercato per grandi
che hanno paura di essere in ritardo
sul grande gioco del consumo.


Qui è tutto regolato.

Tutto chiaro.

O sei di qua o sei di la.

Ma forse non ho ancora capito il senso.

Forse quello che significa questa città è la possibilità, la chance.
Una zona franca dove puoi lanciare i dadi.
Una o due volte e incrociare le dita.

Ecco, si, questo è il posto
per ricordarsi che non è finita
fino a quando hai una buona storia da raccontare
e qualcuno che la ascolta.

Questa è la parte buona, positiva, accettabile.

La possibilità di provare.

E' uno dei laboratori pazzi del mondo,
un esperimento in vitro.

Per vedere le energie al lavoro.

Dai possibilità di azione a degli umani,
senza mettere troppi vincoli
e vedrai crescere la ricchezza.

Qui si vede che può funzionare.

Unico limite è che la felicità però non si acquista qui. Qui si accumula se si è bravi e si spende altrove.

New York è una fabbrica travestita da città.

Non è un Luna Park, sembra, ma non lo è.

Vabbè, scendo a prendermi una coca light.

Altrimenti mi viene una crisi glicemica.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Come in Italia, la patri delle dis-opportunità.
Negli States hai un'idea la finanziano ( se ci credono e con basi solide ), qui valutano se è in concorrenza, può rubare il postoa chi la proponi oppure se viene da qualche nome conosciuto.
Diversamente un'altro giro di ruota.
E intanto all'estero corrono, ma sono così stupidi all'estero o più lungimiranti?

Anonimo ha detto...

....città da gestire come tutte le grandi città; il rischio è di essere "divorati" ..la bravura sta nel viverla da spettatore....un bacio Seba
Ale

Anonimo ha detto...

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- "Ogni ostacolo, ogni muro di mattoni, è lì per un motivo preciso. Non è lì per escluderci da qualcosa, ma per offrirci la possibilità di dimostrare in che misura ci teniamo. I muri di mattoni sono lì per fermare le persone che non hanno abbastanza voglia di superarlo. Sono lì per fermare gli altri".