Oggi guidavo in superstrada,telefonavo,
ascoltavo la radio...
Le auto sfrecciano velocissime
come i pensieri e le parole
che mi escono ed entrano nel cervello.
Fuori è caldo.
La tecnologia invece mi permette di godere
della temperatura di Saint Moritz in primavera...
Aria filtrata dal pulviscolo...
Brezza asciutta da ogni umidità...
Tutto dentro ad un abitacolo.
Sulla destra due ragazzi africani
camminano nelle loro ciabatte
penzolando due sacchetti di plastica.
Caldo caldissimo.
Quando l'asfalto sembra sciogliersi.
A piedi sulla superstrada nel mezzo di due punti lontanissimi,
chissà quando arriveranno.
Hanno tempo?
Chi li cerca e chi li aspetta?
Io ho tempo?
Chi mi cerca e chi mi aspetta?
Dove siamo diretti sulla stessa strada?
Quanti anni luce di benessere ci separano...
Quanto siamo distanti
anche ora
che abitiamo nello stesso mondo?
Sono già arrivato.
Arriveranno anche loro?
O sono già arrivati?
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2 commenti:
ciao Seba
strepitoso questo pezzo...potrebbe essere il testo di una canzone!
Come molte tue riflessioni, anche questa fa la differenza..riesci a comunicare in poche righe concetti, sensazioni incredibili.
Chissà se sono arrivati,chissà se sono giunti a destinazione, magari stanchi, magari felici...chissà dove andranno domani, chissà dove andrai tu domani, chissà dove io andro' domani..chissà ogni persona che ogni giorno incontriamo, che osserviamo, che conosciamo, cosa e come sarà domani...e chissà in questo momento che scrivo cosa farà tutto il resto del mondo...
Notte buona
Ale
x Ale: sai che anche a me era venuta in mente 'sta cosa del testo della canzone? Una di quelle cose che, tipo, ti ripeti in testa migliaia di volte, alla ricerca di una risposta... E questa ricerca ti porta a pensare, pensare, pensare... Io, te e il prossimo.. Quanti percorsi diversi, anche se vicini, a volte paralleli... A volte ci incrociamo e poi corriamo via, come fosse una vera corsa.. Bravo Sebastiano, grazie per questi spunti di riflessione! Fabri
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