Vedo una trasmissione sulla situazione dei quartieri degradati di Napoli.
Quartieri dove italiani e africani vengono tenuti separati da file di poliziotti e carabinieri che sperano solo di finire in fretta il loro turno per tornare alle loro famiglie.
Sono brutti posti.
Sono brutte situazioni.
Poi ascolto le interviste.
Ragioni, torti. Insulti. Minacce.
E sempre un ritornello..da tutte e due le parti...
"Nessuno muove un dito per noi".
Certo è vero.
E non va bene.
" Da anni qui manca tutto".
E' una vergogna, sicuro.
Le amministrazioni di quei posti dovrebbe venire licenziate immediatamente.
E da qui a quando qualcuno, sperabilmente capace, prenderà in mano una questione così marcia cosa ne sarà di quei bimbi che vivono tra la muffa e le paste degli spacciatori?
Che ne sarà di quei figli che hanno per maestri camorristi e puttane?
Chi ripagherà loro e tutti noi per generazioni inevitabilmente gettate nella fogna dell'inciviltà?
Penso a neri d' America, alle lotte e ai discorsi di Malcom X, di Martin Luther King, di Rosa Parks*...
Da Vittime a Responsabili...
Se Rosa Parks si fosse alzata da quel posto in pullman anzichè farsi trascinare in tribunale...
Se avessimo un pò di animo ci chiederemmo... "ma perchè quella gente è in quelle case fatiscenti dal 1980" ?
Sono 29 anni.
Quanta disperazione serve per rimanere in un posto che di umano non ha nulla?
E quanta poca voglia di rischiare serve?
Quanto si è persa l'idea di sè come centro?
Cosa avrebbero detto di Malcom X, Martin Luther King, Rosa Parks*..?
Oggi ho letto per la seconda volta un libro.
Si intitola " Le ceneri di Angela".
Lo ha scritto una penna fenomenale.
Frank McCourt, ed è la sua storia di disgraziato e povero ragazzo irlandese della piovosa e tetra Limerick.
Alla fine lui parte per un posto lontano dove riuscirà finalmente a trovare il suo destino. Forse duro, forse no. Ma avrà una chance. Parte verso cosa non si sa, ma via da qualcosa brutto e avaro di sicuro.
Cosa avrebbero detto della sua storia Malcom X, Martin Luther King, Rosa Parks...?
Il parallello è troppo comodo per non portarmi a pensare.
Chi ti fa restare?
Cosa ti trasforma in vittima?
Sempre vittima anche quando sei un volontario?
Quando resti a prenderle, a subire, a ingoiare?
Perchè e cosa ti spinge a cercare sempre la colpa in qualcun'altro e a fermare il tuo naturale moto verso il meglio?
Perchè lo schifo solito e certo è meglio del buono nuovo forse possibile ?
Perchè è sicuro?
Sono figlio di questa terra fortunata e non oso avventurarmi in predicozzi per chi non ha avuto la mia stessa buona sorte.
Ma so che non sono state tutte rose, e le spine hanno punto anche me.
Ma oggi più che mai...dopo avere visto tutto questo ho rigiurato di non essere mai più una vittima, magari martire e spero di no, ma mai più vittima.
*Rosa Louise Parks fu una figura-simbolo del movimento per i diritti civili in USA famosa per aver rifiutato nel 1955 di cedere il posto dell'autobus ad un bianco.
1 commento:
Vorrei aggiungere al post questa poesia
If we must die, let it not be like hogs
Hunted and penned in an inglorious spot,
While round us bark the mad and hungry dogs,
Making their mock at our accursed lot.
If we must die, O let us nobly die,
So that our precious blood may not be shed
In vain; then even the monsters we defy
Shall be constrained to honor us though dead!
O kinsmen we must meet the common foe!
Though far outnumbered let us show us brave,
And for their thousand blows deal one deathblow!
What though before us lies the open grave?
Like men we'll face the murderous, cowardly pack,
Pressed to the wall, dying, but fighting back!
Claude McKay (1919)
Posta un commento