Mi sono arrivate un bel po’ di mail dopo l’intervista sul Sole 24 Ore.
Mi fa piacere. Davvero. Grazie.
Non ho il tempo di rispondere subito a tutti e nemmeno personalmente quindi approfitto del magico blog per provare a dare dei suggerimenti cumulativi.
Spero vadano bene lo stesso.
Mi piace iniziare dalla mail di Stefano, di Andrea, di Chiara, di Riccardo…tanto per citarne alcuni, in modo che si riconoscano.
Loro e tanti altri hanno una attività.
Hanno fatto il salto e hanno deciso di provare a rendersi indipendenti nelle loro scelte professionali.
Sono tempi belli tosti.
Non c’è nulla di regalato.
Quindi la loro domanda è in sintesi :
“Dammi qualche regola per fare andare bene il mio business”.
“Abbiamo mille rogne, mercato, borsa, stato, dipendenti, finanza,concorrenti….”
Eheheheh…come diceva Che Guevara :“mai in ogni circostanza e in ogni epoca si potrà avere la libertà senza la lotta!”…quindi cari guerriglieri…preparatevi…
Io ci tento, alla faccia dei tanti disidrati di speranza che si affannano a dirti che sei finito e che è finito il mondo attorno a te...
Provo a mettere assieme un po’ di spunti che non vogliono essere unici e definitivi ma che ho visto funzionare.
Mi fa piacere. Davvero. Grazie.
Non ho il tempo di rispondere subito a tutti e nemmeno personalmente quindi approfitto del magico blog per provare a dare dei suggerimenti cumulativi.
Spero vadano bene lo stesso.
Mi piace iniziare dalla mail di Stefano, di Andrea, di Chiara, di Riccardo…tanto per citarne alcuni, in modo che si riconoscano.
Loro e tanti altri hanno una attività.
Hanno fatto il salto e hanno deciso di provare a rendersi indipendenti nelle loro scelte professionali.
Sono tempi belli tosti.
Non c’è nulla di regalato.
Quindi la loro domanda è in sintesi :
“Dammi qualche regola per fare andare bene il mio business”.
“Abbiamo mille rogne, mercato, borsa, stato, dipendenti, finanza,concorrenti….”
Eheheheh…come diceva Che Guevara :“mai in ogni circostanza e in ogni epoca si potrà avere la libertà senza la lotta!”…quindi cari guerriglieri…preparatevi…
Io ci tento, alla faccia dei tanti disidrati di speranza che si affannano a dirti che sei finito e che è finito il mondo attorno a te...
Provo a mettere assieme un po’ di spunti che non vogliono essere unici e definitivi ma che ho visto funzionare.
Io proverei questi rimedi:
Prendi con te solo gente che sia disponibile a spartire con te queste righe sotto come punti fissi.
Non sarai e non potrai controllare tutto e tutti e sarebbe un male per te e per loro.
Hai una bella avventura davanti, ti servono compagni fidati, non mercenari.
Piuttosto aspetta quelli giusti ed intanto datti più da fare tu.
Se hai un cliente ci sei, sennò non sei nessuno. Quindi decidi di trattarli bene. E quando dico bene…intendo bene. Davvero bene. Non come l’Alitalia con i suoi passeggeri. Non come certi medici pubblici con loro pazienti. Non come tanti call center della Telecom.
Trattali davvero Bene. Come tratti chi ti interessa ed ami.
La tua idea è nata per servire qualcuno.
Dimenticalo e l’idea è buona solo per passare le domeniche pomeriggio di pioggia.
Ogni giorno convinciti che dovrai cercare di fare di più con meno. Basta poco magari ma non smettere mai. Se smetti il tuo margine tende a calare e se cala il tuo margine prima o poi sarai fuori mercato. E per una azienda significa chiudere.
Non accettare rese mediocri da nessuno. Fornitori, dipendenti, soci e anche te stesso.
Quando accetti qualche comportamento che sia meno di quello che dovrebbe essere apri una falla.
E le falle hanno una brutta caratteristica. Tendono ad allargarsi.
Se non sai razionalmente cosa sia mediocre o cosa no domandalo alla tua pancia o al tuo cuore. Loro sanno sempre se ti stai prendendo in giro e se ti racconti balle.
Se senti che non sono contenti significa che stai accettando ciò che è comodo e non ciò che è giusto per la salute del tuo business.
Mantieni quello che prometti, senza eccezioni, verso tutti.
Il tuo valore e quello della tua azienda sta li.
Semplifica la vita degli altri. In ogni modo. In ogni luogo. In ogni caso.
Buona settimana.
5 commenti:
straordinario Seba! Spunti disarmanti nella loro semplicità ma così terribilmente veri! condivido al 1000%, il problema è che sei tu, ognuno di noi, che deve saper riconoscere il limite, il giusto ed il buono per sè e per gli altri, e questo non sempre è così semplice. Un abbraccio!
Sebastiano hai ragione peccato che le aziende nel caso dei venditori sono capaci solo di proporre contratti che manco ad un precario farebbero ( non possono per legge ).
Segnalatore o procacciatore d'affari solo a provvigioni bassissime con possibilità di rescindere i contratti, a volte neanche quelli fanno, in qualsiasi momento.
Le persone sono disposte a rischiare, impegnarsi e dare il meglio; ma che ci siano Aziende che solo per il fatto di consentirti di lavorare quasi le dovresti pagare ( perchè se lavori solo a provvigioni i primi mesi hai solo costi che non ti pagano ) E' ASSURDO.
E non parlo solo di piccole Aziende.
E poi le stesse Aziende buttano centinaia di migliaia di euro in fiere e pubblicità, che per loro stessa ammissione hanno una resa quasi vicina allo zero.
Smettiamola di dire che le persone non hanno voglia di fare sacrifici, soprattutto quegli imprenditori, consulenti, commercialisti ed avvocati che non sanno la differenza fra chi fa tentata vendita di prodotti alimentari ( anche se ormai ne esistono pochi ) e un professionista capace di gestire vendite complesse e lunghe.
Sarebbe ora di agire a livello istituzionale ( invece di concentrarsi su casi come Eluana, manco fosse l'unico problema in Italia ) per porre mano a contratti che hanno chiamarli da "raccoglitori di cotone" è poco.
Che dici Sebastiano?
Seba mi dispiace che non rispondi alla mia domanda, mi vien da pensare che sono pratiche contrattuali che usi o sbaglio?.
Se non sbaglio allora si parla bene ma razzola male.
Il silenzio è comunque comunicare, anche se hai autorevolezza e credibilità basta poco ad incrinarla.
Bel blog ma come si dice nessuno obbliga a leggerlo ( è quello che farò considerato che pensavo fossi più vicino alle persone e non a quello che ti comoda ).
Caro Anonimo.
Porta pazienza ma non ho purtroppo la possibilità di scrivere sul blog in orari canonici e con regolarità.
Di solito ci scrivo il fine settimana o di sera o faccio postare i miei articoli da qualche persona del mio team. Come in questo caso..
allora....
Io penso che per avere gente buona bisogna pagarla bene.
Altrimenti hai qualità scarsa.Chi non lo fa di solito chiude.
Credo anche che per avere buone proposte bisogna garantire i risultati.
E qui...molti nicchiano...e cercano spesso un posto comodo dove potere stare e non consegnare gli obiettivi.
Non stiamo parlando di categorie protette, per cui tutti devono avere il massimo rispetto.
Stiamo parlando di professionisti.
Le aziende hanno concorrenti.
I dipendenti hanno concorrenti.
Questo non dipende da me , ma da una scelta di vivere in questa società che ha come regola quella di adeguarsi al mercato.
Il mercato è spietato. Punto.
Ma si può scegliere altrimenti in questo secolo.
Si può partire. Cercare posti diversi.
oggi si può.
Soprattutto noi Europei, con un bagaglio culturale ed un tale vantaggio psicologico rispetto a gran parte del mondo che gli altri si sognano.
Ma serve decisione e fegato.
Poi non posso parlare della situazione singola.
Ogni situazione va valutata nel suo particolare.
Ci sono aziende pessime,dipendenti pessimi, aziende ottime e dipendenti ottimi. Buoni e cattivi, sfruttati e sfruttatori non sono una caratteristica nuova del mondo.
Purtroppo ci sono situazioni da cui l'obiettivo è sfuggire in quanto non modificabili.
Ci sono poi momenti storici e personali in cui si chiede poco alle persone e momenti in cui si chiede di più.
Questo è uno dei momenti in cui si chiede di più.
E qui mi fermo.
Un paio di cose poi...
1. Rispondere ai post anonimi non è bello, per rispetto di chi leggge soprattutto.
Quindi questa è l'ultima volta che lo faccio.
2. Fare dei ricattucci...tipo "non leggerò il tuo blog"...è un pò patetico e non porta mai risultati seri. Ma immagino che tu lo sappia già.
Grazie
Sebastiano
Ecco inoltre, il link allo stesso commento (proprio lo stsso) lasciato sul blog di Luca Baiguini e la relativa risposta di Luca.
http://www.lucabaiguini.com/2009/02/sebastiano-zanolli-le-idee-la-formazione.html
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